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PERCHE' UNAUGURARE UNA COMUNITA' PER ANZIANI?

Discorso di Suor Giovanna Madre "Inaugurare una residenza per anziani, ristrutturata nel rispetto delle norme di legge, ma soprattutto con lo sguardo continuamente puntato sulla persona, significa prima di tutto rispettare l'opera di Dio Creatore, dalle cui mani è uscito l'uomo come "cosa molto buona", perché fatta a sua immagine e somiglianza."
E' a partire da questo valore della persone che la congregazione delle suore di Loreto ha cercato, di realizzare con l'aiuto di persone competenti, questa struttura, intitolata "S. Maria di Nazareth".
Perché è da Nazareth che si impara il rispetto dell'altro, è dalla sacra Famiglia che si può comprendere la ricchezza della diversità che diventa comunione di vita e di solidarietà vicendevole. Nella cultura di oggi e fors'anche nelle politiche sociali fatica a decollare il principio che la persona anziana è un valore e un patrimonio che va salvaguardato, aiutato e considerato, ma dobbiamo renderci conto che senza l'anziano le nuove generazioni perdono dei punti di riferimento importanti. A livello etico infatti la persona anziana è colui che si propone come modello al giovane, assicura la continuità dell'identità più profonda di un popolo.
quella culturale, religiosa e morale, ed è il testimone di un amore che non passa.
Non voglio fare qui una apologia dell'età senile ma, riprendendo anche quanto Giovanni Paolo II aveva scritto nella sua lettera agli anziani, vorrei ribadire che: "l'uomo si distingue da ogni altra realtà che lo circonda, perché è persona. Plasmato ad immagine e somiglianza di Dio, egli è soggetto consapevole e responsabile. Anche nella sua dimensione spirituale, tuttavia, egli vive il succedersi di fasi diverse, tutte ugualmente fuggevoli. Sant'Efrem il Siro amava paragonare la vita alle dita di una mano, sia per mettere in evidenza che la sua lunghezza non va oltre quella di una spanna, sia per indicare che, al pari di ciascun dito, ogni fase della vita ha la sua caratteristica, e " le dita rappresentano i cinque gradini su cui l'uomo avanza " "Se, pertanto, l'infanzia e la giovinezza sono il periodo in cui l'essere umano è in formazione, vive proiettato verso il futuro, e, prendendo consapevolezza delle proprie potenzialità, imbastisce progetti per l'età adulta, la vecchiaia non manca dei suoi beni, perché - come osserva san Girolamo - attenuando l'impeto delle passioni, essa " accresce la sapienza, dà più maturi consigli ".
In un certo senso, è l'epoca privilegiata di quella saggezza che in genere è frutto dell'esperienza, perché " il tempo è un grande maestro ". E ben nota, poi la preghiera del Salmista: " Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore " (Sal 90 [89], 12). E con il Siracide possiamo dire: "quanto è bello il buon giudizio con i capelli bianchi, e per gli anziani il conoscere il consiglio! Quanta è bella la saggezza presso i vecchi, presso i grandi del mondo, un pensiero riflettuto! La corona dei vecchi è una ricca esperienza, la loro dignità, il timore del Signore" . Mi sembra significativo salutare tutti voi e ringraziare ciascuno con questi brevi pensieri perché non rischiamo di vivere un momento bello e intenso, quale è l'inaugurazione di una residenza come questa, dimenticando chi ne sarà l protagonista e soprattutto considerandolo non per il suo valore in quanto tale, ma soltanto come oggetto e fruitore di servizi.
Mi auguro che quanti entreranno in questa casa, sia come ospiti che come operatori nei diversi ruoli, possano prendere lucida coscienza e assaporare come un dono, ricco di promesse, ogni stagione della vita e fare della propria esistenza una benedizione al Dio della vita.
Permettetemi di abbracciare e di ringraziare con affetto le sorelle anziane che con grande serenità e prontezza d'animo hanno accettato di essere le prime ospiti di questa struttura. Con questo atto di obbedienza, che per la prima volta le porta a vivere la vita comunitaria in modo particolare: religiose e laici insieme, sono per tutti noi un esempio di vera fratellanza, testimonianza di comunione evangelica, e di solidarietà spirituale e umana.
La nostra Fondatrice, Madre Natalina, la Vergine, qui invocata come S. Maria di Nazareth, sostengano tutti con la loro materna presenza e ci ottengano dal Signore ogni dono di grazia e di benedizione.
Sr. Giovanna, Madre

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